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Corser ripercorre la sua ultima stagione in carriera

Thursday, 17 November 2011 16:14 GMT
Corser ripercorre la sua ultima stagione in carriera
Tra i più vincenti nella storia del Mondiale Superbike con i suoi due titoli mondiali (1996 su Ducati, 2005 con Alstare Suzuki), 33 vittorie e 43 Superpole, Troy Corser al termine della stagione 2011 ha deciso di appendere il casco al chiodo, lasciando l'attività di pilota a tempo pieno per concentrarsi su altri progetti, sempre ovviamente legati al team BMW Motorrad Motorsport. WorldSBK.com ha incontrato il due volte Campione del Mondo in un mese per lui particolarmente impegnativo tra apparizioni all'EICMA di Milano ed il Motorcycle Live Show di Birmingham, riconfermandosi tra i piloti più amati dagli appassionati.


Come giudichi la stagione 2011, in linea con le tue aspettative?


"Personalmente speravo di poter contare su una moto più competitiva nell'arco del campionato. Al termine del 2010 la moto era arrivata ad un buon punto e ci aspettavamo un passo avanti per la stagione successiva, ma gli avversari sono cresciuti e non siamo stati in grado di tenere il loro passo. Purtroppo abbiamo faticato parecchio soprattutto in qualifica: sono sorti diversi problemi nel momento decisivo, quando ti ritrovi in terza, quarta o addirittura quinta fila nello schieramento di partenza pregiudica l'esito di un buon week-end. Siamo riusciti a ritrovare un buon livello di competitività nelle ultime gare, anche se lottavamo per la sesta-settima posizione. Non il massimo, ma se non altro meglio rispetto al recente passato."


Quando hai preso la decisione di appendere il casco al chiodo?


"Fino alla tappa del Nurburgring non ne avevamo mai parlato, ma a quel punto in BMW sono stati chiari e onesti con me: stavano trattando con altri piloti anche a seguito dei cambiamenti nei programmi di Yamaha e Aprilia. Ovviamente ne avevano tutto il diritto, d'altronde il mio contratto scadeva al termine della stagione. A quel punto abbiamo iniziato a parlare se era possibile lavorare insieme anche per il 2012 con un altro ruolo e progetto."


Ti senti un pò sollevato di non dover più correre ogni domenica, o non hai ancora realizzato questo cambiamento?


"Penso che ci vorrà ancora un pò di tempo per rendermene conto. Per 20 anni questa è stata la mia vita, ma se riuscirò a tenermi occupato non dovrebbero presentarsi particolari problemi."


Ripercorrendo la tua carriera, quali sono le tue sensazioni?


"Sono ovviamente molto soddisfatto dei traguardi raggiunti. Innanzitutto perchè sono rimasto al vertice per tantissimi anni, in seconda battuta per il mio curriculum: due titoli mondiali, il record di Superpole conquistate e tanto altro ancora. Senza dubbio questi risultati hanno reso più gratificante correre in questi anni."